David Szalay si è aggiudicato il prestigioso Booker Prize 2025 con il suo romanzo Flesh, pubblicato in Italia con il titolo Nella carne da Adelphi e tradotto da Anna Rusconi. Il premio, istituito nel 1968 e tra i più importanti riconoscimenti letterari internazionali, viene assegnato ogni anno al miglior romanzo in lingua inglese pubblicato nel Regno Unito o in Irlanda. La giuria, presieduta da Roddy Doyle, ha definito l'opera «straordinaria» e «unica», sottolineando come Szalay riesca a trasformare il silenzio e lo spazio bianco sulla pagina in strumenti narrativi essenziali. «Non credo di aver mai letto un romanzo che sfruttasse così bene lo spazio bianco sulla pagina. È come se l’autore, David Szalay, invitasse il lettore a riempire lo spazio, a osservare, quasi a creare il personaggio» ha dichiarato Doyle.
La vicenda narrata in Nella carne segue István, la cui esistenza si dipana attraverso decenni cruciali di cambiamenti storici ed esistenziali che plasmano lo scenario europeo, dall'Ungheria post-Cortina di ferro ai salotti dell'élite londinese fino a un ritorno che è insieme geografico e simbolico.
István non è soltanto un protagonista passivo degli eventi, ma un uomo attraversato da forze che sfidano la sua autonomia: le spinte politiche, le aspettative sociali e soprattutto le pulsioni del corpo, che spesso sembrano agire con una volontà propria. István diventa così il tramite per una meditazione libera e profonda sul rapporto tra corpo e identità, sul modo in cui il sé si modella e si confronta con le trasformazioni continue della realtà che lo circonda.
Szalay si conferma così una delle voci più originali e incisive della narrativa contemporanea, capace di raccontare storie che intrecciano il personale con il politico, l'intimo con il collettivo. Nel catalogo Adelphi figurano anche Turbolenza, romanzo che segue dodici personaggi in viaggio tra inquietudini e fragilità dell'età contemporanea, e Tutto quello che è un uomo, raccolta di racconti che indaga con misura le diverse forme della mascolinità. In queste opere emerge una scrittura scarna e precisa, che usa silenzi e spazi per evocare emozioni e conflitti interiori.
Se ancora non li avete letti, i libri di David Szalay pubblicati da Adelphi vi aspettano in libreria!


