D.341 la prima Diesel da treno. Storia e attualità delle D.341. FIAT, Breda, Ansaldo, Reggiane

AA.VV. | Autopubblicato 2024

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Descrizione

Al termine della ricostruzione di quanto era andato distrutto durante il secondo conflitto mondiale, le FS iniziarono a pensare alla graduale sostituzione della trazione a vapore con quella Diesel. In quegli anni molte linee principali non erano ancora elettrificate e i treni erano effettuati con trazione a vapore; per alcune di esse, come la Venezia-Udine, la Roma-Napoli (via Cassino), la Padova-Bologna, la Ancona-Bari e tutto l'asse padano, Torino-Milano-Venezia-Trieste, era prevista l'elettrificazione, anche se non in tempi brevi. Il dubbio della transizione vapore-Diesel era, più che altro, legato al tipo di trasmissione, idraulica o elettrica. Negli Stati Uniti la trasmissione elettrica aveva dato ottimi risultati; in Germania, d'altro canto, quella idraulica era sulla breccia. L'industria ferroviaria italiana ricevette dalle FS l'incarico di realizzare una nuova locomotiva Diesel-elettrica che fosse comune come struttura, ma che potesse differire nell'impiego grazie a diversi tipi di motore. Vennero presentate due versioni diverse dal punto di vista estetico: la prima era caratterizzata da frontali inclinati, la seconda da frontali verticali.

Dettagli

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  • Autopubblicato
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  • 2024
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  • 18 settembre 2024
  • 200 p.
  • ITA
  • 9791220077934

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