Di che cosa parliamo quando parliamo di libri

di Tim Parks | UTET 2015

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Descrizione

Perché tante persone amano la carta e disprezzano gli e-book? Come mai i cosiddetti "lettori forti" affollano i festival, dove in meno di un'ora gli scrittori sono costretti a riassumere il loro libro? E perché gli scrittori sembrano così entusiasti all'idea di prestarsi a questa banalizzazione pubblica? Esiste la possibilità di dare un giudizio critico obiettivo, a prescindere da chi siamo e da dove veniamo? Il copyright è davvero un diritto intoccabile? E la traduzione è un processo neutro o una rielaborazione che stravolge sempre l'originale? In fin dei conti, poi: qual è il vero motivo per cui scriviamo libri? Per quale motivo li leggiamo? Porsi domande, sollevare obiezioni, è il modo in cui Tim Parks scardina le più quiete sicurezze del mondo letterario. Quelle sicurezze che condividiamo un po' tutti, che ci fanno sentire parte di una comunità nobile e salda: la comunità di chi ama leggere, scrivere, parlare di letteratura. Proprio a noi amanti dei libri si rivolge Parks: ironico, provocatorio e controcorrente, affronta i problemi ponendosi spesso in una posizione assolutamente inaspettata, ripartendo dalle basi, da quelle domande che paiono innocue, e che invece non lo sono affatto. Così, seguendo i brevi e densi capitoli di questo saggio, inizieremo a chiederci perché continuiamo a dare tanta importanza alle scelte degli anziani giurati del Nobel, o per quale motivo dobbiamo tutti quanti parlare degli stessi libri. Con e-book scaricabile fino al 30-06-2016.

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • Tim Parks
  • UTET
  • -
  • 2015
  • In commercio dal:
  • Pagine:
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  • EAN:
  • 20 ottobre 2015
  • 299 p.
  • ITA
  • 9788851134013

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