Le origini della civiltà. Una controstoria

AA.VV. | Einaudi 2025

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Descrizione

Come e perché gli uomini smisero di essere cacciatori e raccoglitori e diedero vita a comunità sedentarie dipendenti dal bestiame e dai cereali? Come e perché si formarono le prime organizzazioni statali? Si crede in genere che la domesticazione degli animali e la coltivazione consentirono agli esseri umani di stabilizzarsi, formare villaggi, città e stati agrari, rendendo possibile la civiltà, la legge, l'ordine pubblico e un modo di vivere presumibilmente sicuro. Ma le prove archeologiche e storiche contestano questa narrazione eccessivamente lineare. I primi stati agrari nacquero in realtà dalle domesticazioni non solo del fuoco, delle piante e del bestiame, ma anche delle persone assoggettate allo stato, dei prigionieri e delle donne all'interno del modello di famiglia patriarcale. James C. Scott analizza i motivi per cui fino a un certo stadio della sua storia l'uomo fuggí la sedentarietà e l'agricoltura, sfruttando i vantaggi della sussistenza mobile; considera le epidemie derivate dalla concentrazione di piante, animali domestici, granaglie, e spiega perché tutti i primi stati si basarono su miglio, cereali e schiavismo. Affronta infine il tema della vita al di fuori dell'organizzazione dello stato, spesso piú facile, libera e sana di quella che avrebbe avuto luogo all'interno delle forme della civiltà. Un racconto esemplare che demolisce molti luoghi comuni.

Dettagli

  • Autore:
  • Editore:
  • Collana:
  • Anno edizione:
  • Einaudi
  • Piccola biblioteca Einaudi. Big
  • 2025
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 6 agosto 2025
  • 286 p.
  • ITA
  • 9788806269371

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