Fascismo immaginario. Riscrivere il passato a destra

di Martini Andrea | Laterza 2024

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Descrizione

Esuli in patria, costretti a palcoscenici marginali, a spazi culturali periferici: così i fascisti descrivono la propria condizione all'indomani del 1945. Eppure, sin dall'immediato dopoguerra, le edicole di tutta Italia si riempirono di rotocalchi i cui articoli raccontavano con toni agiografici, o quanto meno indulgenti, le imprese di Mussolini e dei suoi fedelissimi. Gli scaffali delle librerie ospitavano memoriali, biografie e persino romanzi firmati da fascisti e filofascisti. Andava così in scena, agli albori del processo di costruzione di una memoria pubblica attorno al Ventennio e alla stagione della guerra civile, la riscrittura di quello stesso passato da parte fascista. Una simile operazione di per sé non sorprende: la voglia di raccontare la propria versione dei fatti piegando il racconto in base ai propri interessi è un fatto fisiologico. Semmai a sorprendere è il buon esito di quell'operazione ed è in particolare questo punto che il libro indaga, dando conto del grado di complicità mostrato da ampi settori del mondo giornalistico ed editoriale. Non è così ovvio, infatti, che i protagonisti di un regime autoritario e liberticida e di un governo, quello della Rsi, complice di una forza occupante, disponessero della possibilità di far circolare legalmente la propria versione dei fatti.

Dettagli

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  • Martini Andrea
  • Laterza
  • Storia e società
  • 2024
  • In commercio dal:
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  • EAN:
  • 2 febbraio 2024
  • 240 p.
  • ITA
  • 9788858153536

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