Biccari tra il 1870 e il 1931 ovvero storie di stupri, infanticidi, omicidi ed errori giudiziari

di Giuseppe Osvaldo Lucera, Lucera Giuseppe Osvaldo | Edizioni del Poggio 2016

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Descrizione

L'omicidio è il gesto più efferato e delittuoso che ci possa essere. Ai giorni d'oggi è cambiato proprio nel movente, nelle motivazioni, rispetto al passato. Una volta nell'uccisione si nascondeva una logica, c'era un filo conduttore che copriva motivi personali, spesso economici o di potere, aberranti quanto si vuole, ma comunque seri, pur posti all'interno di una logica criminogena. Oggigiorno accade il contrario, sembra che la futilità, il disprezzo per la vita stessa, l'occasione, i vari paradisi artificiali ovvero il semplice interesse ad un qualcosa di diverso, siano i comuni demarcatori che accompagnano l'atto criminale, come pure sembra che anche i condizionamenti di questa strana società inducano ad uccidere con una ferocia e una crudeltà sempre più inusitata e sempre più crescente. Ma in quegli anni non era così, se si esclude la gelosia e l'abuso di alcol. La serenata poteva scatenare la rissa, con pugni, calci e tumefazioni varie, ma non la morte di un amico, e allora perché quei canoni così standardizzati, in quel particolare tipo di società, non vennero mai indagati?

Dettagli

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  • Giuseppe Osvaldo Lucera, Lucera Giuseppe Osvaldo
  • Edizioni del Poggio
  • -
  • 2016
  • In commercio dal:
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  • EAN:
  • 1 gennaio 2016
  • 264 p.
  • ITA
  • 9788889008836

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