Il cinema neorealista italiano da «Roma città aperta» a «I soliti ignoti»

di Gian Piero Brunetta | Laterza 2009

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Descrizione

"Negli anni inaugurati da 'Roma città aperta', il pubblico è al tempo stesso destinatario e protagonista e lo schermo diventa proiezione dell'anima collettiva. La gente va al cinema per ritrovare le speranze che la guerra ha disperso, per sentir parlare dei propri problemi, per vedere dei personaggi con i quali si identifica in tutto. Il cinema del dopoguerra attraversa, in modo più o meno inconsapevole, la storia del paese. Per merito di Rossellini e De Sica, ma anche di De Santis, Visconti, Germi, Lattuada, Soldati, Castellani, Zampa e di titoli che in vario modo rientrano nel campo di tensioni del neorealismo, si assiste a una bruciante scoperta dell'Italia, con tutti i suoi problemi e la sua voglia di ripartire da zero". Di fatto, il cinema italiano del dopoguerra riparte da zero e ridisegna interamente l'organizzazione dell'industria culturale. Nel giro di poco la risorta Cinecittà stravincerà la lotta impari con il cinema americano, affiancando i capolavori del neorealismo a grandi successi di botteghino come le coproduzioni alla 'Quo vadis?', i film di Totò, le pellicole di Sofia Loren e Gina Lollobrigida.

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • Gian Piero Brunetta
  • Laterza
  • I Robinson. Letture
  • 2009
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 5 marzo 2009
  • 324 p.
  • ITA
  • 9788842089124

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