Mito del regresso e nichilismo politico

di Francesco Ingravalle | Edizioni di AR 2015

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Descrizione

Gli autori principali del mito del regresso (Arthur de Gobineau; Friedrich Nietzsche; Oswald Spengler; Julius Evola) muovono da questa premessa: il progresso - suscitato dai due eventi traumatici capitali della storia europea, il Cristianesimo e la Rivoluzione francese - ha significato la rinuncia a quel fedecommesso etico-politico delle sodalità aristocratiche, che costituiva per il genere umano un patrimonio irrinunciabile. Unificando nella critica (politica e metapolitica) alla democrazia le loro distinte prospettive, questi mitologi del regresso dichiarano tutti la necessità di favorire una 'regressione' della malattia della modernità, il cui ottimismo è quello, insano, della senilità e della decadenza. L'antimodernità, affermata come paradigma di "vita ascendente" da questi esponenti del patriarcato (Vaterherrschaft), sgorga infine, attraverso il nichilismo politico europeo del XX secolo, nel "romanticismo dell'acciaio", ovvero in quel fenomeno delle riflessioni multiple che è la prassi politica delle rivoluzioni nazionali.

Dettagli

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  • Anno edizione:
  • Francesco Ingravalle
  • Edizioni di AR
  • Gli inattuali
  • 2015
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 30 gennaio 2015
  • 152 p.
  • ITA
  • 9788898672271

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