Medicina e biopolitica. La salute pubblica e il controllo sociale

di Foucault Michel | Donzelli 2021

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Descrizione

Fra i filosofi del Novecento, Michel Foucault è quello che più di altri ha posto in discussione il rapporto tra medicina, economia e potere. Nel 1974 - l'«anno ippocratico di Michel Foucault», come lo definisce Paolo Napoli nella sua introduzione - il pensatore francese, nell'ambito di un ciclo di conferenze tenute a Rio de Janeiro, delineò le tappe della nascita della medicina sociale, partendo da un interrogativo: perché, e da quale momento, la medicina si è trasformata in una strategia biopolitica? La salute degli individui diventa oggetto del potere dalla seconda metà del XVIII secolo, allorché le esigenze del nascente capitalismo pongono il corpo - inteso come forza lavoro produttiva - al centro di un paradigma politico basato sulla medicalizzazione della società. Partendo dall'assunto che il controllo della società sugli individui avviene anche attraverso il corpo, Foucault in quelle conferenze inizia a tratteggiare la nozione di «biopolitica», oggi molto abusata, ponendo degli interrogativi quanto mai attuali: qual è il rapporto tra medicina e potere? In che modo i dispositivi di potere/sapere devono modellare il corpo per ottenere un'efficace razionalizzazione della forza produttiva della popolazione?

Dettagli

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  • Foucault Michel
  • Donzelli
  • Saggine
  • 2021
  • In commercio dal:
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  • EAN:
  • 8 luglio 2021
  • 176 p.
  • ITA
  • 9788855222204

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