Autocensura e compromesso nel pensiero politico di Kant

di Domenico Losurdo | Bibliopolis 2007

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Descrizione

Considerato da non pochi dei suoi contemporanei come un "democratico radicale ", Kant è stato in seguito stilizzato da una radicata e composita tradizione interpretativa a teorico dell'obbedienza all'autorità costituita, e questo a causa della sua negazione del diritto di resistenza. Punto di partenza della presente ricerca è proprio tale negazione: essa, mentre rassicurava le corti tedesche, al tempo stesso permetteva di affermare l'irreversibilità della Rivoluzione francese. Emerge qui con chiarezza la ricercata "ambiguità ", la " doppiezza" di Kant, costretto ad un logorante esercizio di autocensura, ad una continua dissimulazione, tormentosa anche sul piano morale, per sfuggire al controllo delle autorità di censura e del potere politico. In questo quadro si procede ad una rilettura del pensiero politico di Kant; che, se è sufficientemente noto il difficile rapporto del filosofo con la censura, non sembra sia stata finora indagata la connessione tra "persecuzione e arte dello scrivere"; ma forse è solo questa indagine che può permetterci di sbarazzarci dell'oleografia tradizionale, per collocare Kant in una luce nuova, più umanamente drammatica e inquietante.

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • Domenico Losurdo
  • Bibliopolis
  • Saggi Bibliopolis
  • 2007
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 2 aprile 2007
  • 254 p.
  • ITA
  • 9788870885163

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