Descrizione
Scopo della presente indagine, che sfugge a qualsivoglia pretesa di trattazione accademica del fenomeno in esame, è quello di fornire agli amministratori degli Enti Locali, e a chiunque sia istituzionalmente coinvolto nella gestione del Bene Pubblico, un quadro sinottico dei principali elementi sintomatici della permeabilità a tentativi di condizionamenti esterni da parte della criminalità organizzata. I dati, frutto di un'analisi della casistica registrata sull'intero territorio nazionale nel corso dell'ultimo biennio (2017/18), sono proposti nell'ottica riassuntiva degli elementi significativi che, ai sensi dell'art. 143 Tuel, costituiscono il presupposto per l'applicazione delle misure di rigore ivi disciplinate. Il provvedimento di scioglimento dell'Ente è inteso, per pacifica giurisprudenza amministrativa, quale strumento di tutela dell'azione amministrativa degli Enti rispetto al controllo e all'ingerenza delle organizzazioni criminali. Lo studio approfondisce la ratio sottesa all'art.143 Tuel, siccome novellato dal c.d. dl Sicurezza convertito con legge 132/2018, che ha esteso l'ambito di applicazione della misura interdittiva dell'incandidabilità e ha introdotto, con il comma 7 bis, la nomina del Commissario ad acta. Di talché si è analizzato il fenomeno dell'infiltrazione mafiosa, non solo sotto l'aspetto giuridico latu sensu inteso, ossia sotto l'aspetto sostanziale e processuale, ma anche e soprattutto sotto l'aspetto sociologico - territoriale.
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22 marzo 2019
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128 p.
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ITA
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9788882381073