Descrizione
La lirica di Iannarone è semplice e complessa allo stesso tempo, è una "poesia" che racconta la storia della vita di un'anima, la sua, nobile e generosa nei sentimenti, puri e sofferti: travaglio, gioie e sofferenze, ovvero le emozioni più alte e nobili che l'essere umano prova nella propria esistenza, che vede alternarsi gioia e profondo dolore, lutto e ricomparsa e riconquista difficile della serenità. Orfeo dei nostri giorni, la cui cetra vibra al tocco esperto di una mano agilissima, il poeta scioglie il suo canto-confessione, quasi novello Agostino. E al santo d'Ippona e a Petrarca sono avvicinabili i suoi versi, almeno nelle idealità, come nota il Prof. Granese. Iannarone è un neoermetico a tratti decisamente crepuscolare, come rileva il Prof. Bianco, che rispetta comunque i canoni estetici della tradizione: non sfuma né vaporizza i contorni, ma ce li presenta nella loro durezza quasi calligrafica e incide le figure in fase scultorea. I mirabili versi del poeta, giova sottolinearlo, sono stati particolarmente apprezzati da Giorgio Bárberi Squarotti.
Dettagli
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Alberto Granese, Michele Bianco
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Sinestesie
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Fuori collana
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2016
- In commercio dal:
- Pagine:
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- EAN:
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6 giugno 2016
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160 p.
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ITA
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9788899541163