Descrizione
Dalla nascita di Internet e del Web, storici della tecnologia, antropologi, sociologi e teorici dei mezzi di comunicazione di massa hanno fornito apporti essenziali all'intelligenza del fenomeno e alla ricostruzione dei suoi presupposti culturali. In questo variegato approccio "umanistico" è mancata una sintesi specificamente filosofica. Il pensiero contemporaneo, infatti, ha spesso ricondotto l'innovazione a un generico mutamento epocale, preferendo concentrarsi sulla descrizione di singoli dispositivi e pratiche esemplari, dall'iPad al social networking. Questo volume offre un contributo fenomenologico, mettendo a fuoco alcune categorie centrali - dall'intelligenza collettiva all'ipertesto - e indicando il loro orizzonte unitario - la capacità di raccolta della Rete - come qualcosa di distinto, anche se non separato, dagli aspetti applicativi e infrastrutturali. L'obbiettivo è pensare questo orizzonte come forma di mondo, comunità e linguaggio, aldilà di metafore riduttive che invitano ancora a percepire la Rete come collezione di luoghi virtuali ("posta", "piazza", "mercato", "biblioteca", "archivio" ecc.) o a scorgervi dinamiche puramente mass-mediali. Muovendo dalla "fenomenologia della tecnica" di Heidegger e da alcune sue reinterpretazioni contemporanee, l'analisi coinvolge quegli autori - su tutti Lévy, Castells, Rheingold, Landow, Bolter, de Kerckhove - che con più passione e competenza hanno osservato l'evoluzione della Rete e fornito rilevanti categorie descrittive.
Dettagli
- Autore:
- Editore:
- Collana:
- Anno edizione:
-
Adriano Ardovino
-
Carocci
-
Biblioteca di testi e studi
-
2012
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
-
19 gennaio 2012
-
326 p.
-
ITA
-
9788843063123
Libri dello stesso autore