Descrizione
Era difficile immaginare, nel lontano giugno del 1764, che la pubblicazione di due libri senza il nome dell'autore e in formato tascabile avrebbe modificato definitivamente la concezione di pena e il rapporto tra essa, il delitto, la morale corrente e il valore dell'essere umano. Voltaire e l'allora sconosciuto e appena ventiseienne Beccaria stavano rispettivamente consegnando alla storia il "Dictionnaire philosophique portatif" e il "Dei delitti e delle pene". Il clamore suscitato dai due testi fu tale che generò, già nei lettori del tempo, le più disparate reazioni: dall'esplosione di nuove idee filosofiche, politiche e giuridiche alle contestazioni efferate da parte di statuti religiosi, etici, giuridici e politici. Come la piena di un fiume, queste moderne concezioni di un diritto penale laico e secolarizzato, basato sulla indiscutibile dignità della persona quale valore assoluto dell'intero ordinamento, approdano alla conquista del principio della pena proporzionata al reato e non inutilmente spietata e feroce. Insomma, una visione razionale, obiettiva, umana sia degli errori che gli uomini commettono violando il contratto sociale, sia della legge che tale contratto deve proteggere e legittimare, senza «questa inutile prodigalità di supplizi che non ha mai reso migliori gli uomini».
Dettagli
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Rossella Marzullo
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Anicia (Roma)
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Teoria e storia dell'educazione
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2019
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
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13 febbraio 2019
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205 p.
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ITA
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9788867093700