Descrizione
La prima cosa che colpisce e affascina, nella poesia di Azzurra D'Agostino, è la voce: mite e ferma, tersa e capace di accogliere l'eco del mondo, quello privato e quello collettivo, tra spazi boschivi, contraddizioni del sociale, memorie e stupori improvvisi. Nessuna ingenuità, nessun canto spiegato; ma, anche, nessuna resa, nessun cedimento. La parola poetica può attraversare i tempi, passando dalle stratificate foreste dell'Appennino alle profondità delle acque, dall'ombra degli antenati alle figure del presente, dai morti sul lavoro all'elegia di un paesaggio, nella coscienza che "siamo / quello che siamo, siamo / quelli che passiamo". Nel "bianco / colore invisibile dell'universo" (ecco il senso del titolo audace), scorrono figure colte con poche pennellate, eppure lì, davanti a noi, nella loro presenza e nella loro precarietà, entrambe mirabili: "sulla soglia terribile dello splendore", davanti alla quale ciò che crediamo di sapere è insufficiente. Qualcosa tintinna in questo libro. È il tintinnìo di una poesia che non rinuncia a sé stessa e che cerca nuove strade: "E io che pensavo che scrivere fosse un giardino / metto un piede nel vuoto e con l'altro cerco un gradino". Anche la lingua conosce diverse modalità: dall'italiano potentemente affettivo al dialetto perduto e ritrovato. Perché una cosa è chiara: "Che possiamo chiedere aiuto. / Che possiamo dire no a quello che ci fa male. / Che siamo capaci di fare un presidio anche sotto al temporale".
Dettagli
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Marcos y Marcos
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Le ali
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2025
- In commercio dal:
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2 luglio 2025
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168 p.
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ITA
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9788892942097